QUANDO I MONOPROTEICI CI VENGONO IN AIUTO
I prodotti monoproteici hanno preso parecchio spazio sugli scaffali dei nostri petshop preferiti.
Ma cosa vuol dire alimento monoproteico?
Un alimento monoproteico per convenzione è formulato con una sola fonte proteica animale, utilizzando la parte muscolare, cioè la carne e anche altri componenti come fegato e altri organi fonte importante di nutrimento per i nostri cani e gatti. Per esempio solo Oca o solo Quaglia o solo Coniglio.
Da ciò si evince come la formulazione di questi prodotti sia curata ed attenta e sia da tenere in considerazione se paragonandoli ad altri prodotti, questi si presentano sullo scaffale con un costo superiore. C’è da ricordare però quanto sia importante leggere attentamente gli ingredienti e verificare che la quantità di carne descritta sia al primo posto tra gli ingredienti. In questo modo sappiamo che il prodotto garantisce una quota proteica fornita per la maggior parte da proteine animali e non da altre fonti vegetali, dando un senso corretto quindi al nome Monoproteico.
Ma perché scegliere un prodotto monoproteico?
I motivi sono sostanzialmente due: il primo nasce dall’esigenza degli ultimi 15 anni di avere a disposizione un alimento adeguato alla gestione delle intolleranze alimentari. Il secondo è la maggiore consapevolezza dei proprietari di conoscere la vera composizione degli alimenti che offrono ai loro amici quattrozampe e il prodotto monoproteico è certamente molto trasparente per quanto riguarda l’etichetta.
In che modo il prodotto monoproteici sono utili per la gestione di intolleranze alimentari? Com’è ormai noto le intolleranze alimentari si possono manifestare con sintomi diversi, dai problemi dermatologici come pruriti, perdita di pelo fino a problemi digestivi che possono sfociare fino a diarree di difficile gestione.
Ciò che i veterinari fanno quando ci sono pazienti con questi sintomi, è prima di tutto escludere eventuali patologie organiche a carico degli apparati coinvolti, dovute a cause ben specifiche. Una volta escluse queste allora si può sospettare una intolleranza alimentare che va indagata prima di tutto intervistando bene il proprietario riguardo le abitudini alimentari del proprio quattrozampe: cosa mangia di solito, sia i pasti principali che gli snack extra, con quali fonti proteiche si è alimentato fino a quel momento, se cambia spesso alimentazione. Una volta compreso bene questi aspetti solitamente si procede con la cosiddetta dieta ad eliminazione: si va ad eliminare tutto ciò che il cane ha mangiato in precedenza (snack inclusi) e si sceglie un alimento che abbia una fonte proteica con cui il cane/gatto non è mai entrato in contatto e si usa questo alimento per qualche settimana finché i sintomi non si stabilizzano. A seguito di ciò la regola vorrebbe di inserire una alla volta le fonti proteiche che il cane/gatto aveva mangiato in precedenza per capire così quale è stata la causa dei sintomi di intolleranza alimentare. Questo è un metodo piuttosto pratico, anche se oggigiorno esistono anche numerosi test di laboratorio che permettono di avere un elenco di ingredienti o proteine verso i quali il quattrozampe dimostra una intolleranza.
Gli alimenti monoproteici quindi sono molto utili in queste situazioni, ma non dimentichiamo che la scelta di un monoproteico può essere fatta per tutti e per fornire una alimentazione quotidiana, con la garanzia di avere per il proprio quattrozampe un nutrimento completo, conoscendo bene le fonti proteiche che lo compongono.
In commercio ci sono molte fonti proteiche disponibili, alcune anche particolari come Oca, Quaglia, Bufalo oppure classici come Coniglio, Cavallo, Agnello sia in formato umido che in crocchette.
Puoi consultarti con il tuo veterinario di fiducia e chiedere un consiglio per capire quale sia il prodotto più adatto al tuo amico quattrozampe.
Soprattutto durante i mesi più caldi dell’anno, gli sbalzi termici e le temperature elevate possono essere davvero pericolosi sia per noi esseri umani che per i nostri inseparabili amici animali. Quali sono i rischi dei cosiddetti colpi di calore? E quali sono le migliori modalità per prevenirne le conseguenze? Scopriamolo insieme!
Sta prendendo piede la scelta di curarsi e curare i propri animali con un approccio naturale e non "chimico".
Ma siamo sicuri che questa scelta sia sempre la migliore? Facciamo un po' di chiarezza.