APPETITO CAPRICCIOSO? QUANDO PREOCCUPARSI

16/04/2021
Consigli veterinari, Cane, Gatto

“Il mio cane non vuole mangiare!”
“Il mio gatto si avvicina alla ciotola e si allontana…”
“Il mio cane non finisce più il cibo nella sua ciotola!”
“Il mio cane a volte mangia e volte no!”

Queste sono solo alcune delle situazioni in cui i proprietari a volte si ritrovano e che rappresentano perfettamente vari tipi di alterazione nell’appetito di cani e gatti. La mancanza, la riduzione di appetito o un’alternanza di queste due circostanze dev’essere sempre valutata con attenzione e in base alla specie, all’età, alla storia clinica dell’animale e al periodo in cui questo sintomo si manifesta, unitamente alla sua frequenza.
Ricordiamo sempre che cani e gatti sono in grado di autoregolarsi e che la mancanza di appetito, soprattutto se episodica e per una durata contenuta (ad esempio per 24 ore) non deve per forza destare preoccupazione, tanto più se essi sporcano correttamente e se presentano un comportamento vigile e attento.

Talvolta la mancanza o la riduzione di appetito possono derivare da motivazioni piuttosto banali, come può essere il senso di sazietà. Spesso si dà per scontato che il cane e il gatto debba per forza mangiare quando gli viene proposta la ciotola, ma potrebbe anche essere che in quel momento, a causa di troppi “stuzzichini e snack” dati durante la giornata, lui sia semplicemente già sazio. Non dimentichiamo anche che, sempre più spesso, i nostri amici quattrozampe hanno palati esigenti e tendono a voler cambiare frequentemente tipo di alimento.
Non sempre i proprietari hanno la forza di stabilire delle regole chiare in tal senso e ciò porta inevitabilmente ad un braccio di ferro in cui l’animale ha spesso “la meglio”, venendo accontentato nel tipo di alimento o leccornia dal proprietario. In questo modo si alimenta questo appetito altalenante che può essere semplicemente il frutto di una gestione alimentare ed educativa non ottimale.
Escludendo quindi le cause più frequenti e meno preoccupanti, a volte un appetito capriccioso si può presentare anche in presenza di un clima particolarmente caldo. Ad esempio, un repentino aumento delle temperature, che non ha permesso al cane o gatto di abituarsi, può portare ad un calo dell’appetito o addirittura ad un digiuno per 24 ore. Per questo è importante contestualizzare sempre il momento in cui questo sintomo si verifica.

Altre cause invece più serie che vanno indagate possono essere:

  • nausea
  • dolori alla bocca che ne impediscono l’alimentazione (gengiviti, rotture o lesioni ai denti o altro)
  • patologie renali o epatiche
  • patologie gastroenteriche
  • infezioni di varia natura

Le patologie più serie sono molto spesso anche accompagnate da altri sintomi. Per questa ragione la visita dal veterinario è sempre fondamentale per inquadrare correttamente la causa dell’inappetenza, così da capire se sia necessario impostare terapie mirate. In linea di massima non allarmiamoci subito: 24 ore di digiuno non devono destare preoccupazione, ma se si protraggono e si aggiungono altri sintomi, contattate il vostro Medico Veterinario di fiducia.

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