IL VOMITO DEL GATTO

27/02/2021
Consigli veterinari, Gatto

Oggi parliamo in particolare del vomito nel gatto e vediamo alcune delle cause più frequenti; prima però è utile distinguere tra rigurgito e vomito: il rigurgito è l’espulsione del cibo che avviene dalla bocca, faringe o esofago. Esso riguarda quindi l’alimento che non è ancora arrivato allo stomaco e non ha subìto processi digestivi. Spesso ciò accade quando il gatto mangia in modo molto/troppo veloce, non riuscendo a deglutire correttamente il cibo: ci accorgeremo di questo perché troveremo il suo grumo di crocchette o della scatoletta quasi intatta sul pavimento. Il vomito, invece, consiste nell’espulsione di cibo che è arrivato allo stomaco e che ha iniziato ad essere aggredito dai succhi gastrici. Spesso il ph del materiale rigurgitato/vomitato è l’indicazione essenziale per distinguere tra le due cose.

Una delle cause più comuni è la presenza dei boli di pelo, i quali vengono espulsi quando ad un certo punto raggiungono dimensioni tali da non permettere più il passaggio del cibo. Questa problematica è abbastanza semplice da risolvere: basta spazzolare con regolarità il gatto per aiutarlo a rimuovere il pelo ormai vecchio e utilizzare con regolarità una pasta al malto che lo aiuterà a disgregare gli accumuli di pelo e ad eliminarli tramite le feci.

Questi prodotti sono anche addizionati con vitamine e sostanze che aiutano il benessere dell’intestino. Maltofos è uno di questi e i gatti ne vanno ghiotti.

Un’altra causa di vomito può essere l’ingestione di sostanze tossiche o di farmaci non adatti ai felini, per cui è fondamentale un tempestivo intervento del Medico Veterinario per evitare danni gravi che possono anche portare alla morte del gatto. Solitamente l’ingestione di sostanze tossiche può manifestarsi anche con altri sintomi come tremori, deficit neurologici e sintomi intestinali che andranno valutati dal Medico Veterinario.
Attenzione quindi a non lasciare alcuna sostanza “a rischio”… a portata di zampa!

Il vomito può essere causato anche da accumulo di sostanze nocive nell’organismo a causa di alterazioni a carico di alcuni organi e nel gatto la causa più frequente, soprattutto raggiunta una certa età, è l’insufficienza renale. Solitamente, in casi come questi, il felino dimostra anche svogliatezza nel mangiare oltre che un’apparenza abbacchiata che, assieme ad altri segnali, può indurre il Medico Veterinario ad identificare durante la problematica durante la visita medica e confrontandosi con il proprietario.

Anche che le patologie infiammatorie del tratto gastrointestinale possono causare vomito, come per esempio gastriti, enteriti, pancreatiti.
Altre cause che, seppur meno frequenti, sono comunque degne di citazione possono essere anche le patologie del sistema nervoso centrale.

La frequenza con cui si manifestano questi sintomi è certamente indicativa del grado di gravità del problema: possiamo dire che se si tratta di episodi saltuari o legati a specifiche situazioni (es. boli di pelo) è bene tenere monitorata la situazione ma senza particolari allarmismi ma, se il vomito risulta frequente e non ne è chiara la causa, è fondamentale contattare il proprio Medico Veterinario di fiducia per approfondire meglio lo stato di salute del nostro inseparabile amico quattrozampe.

Gatto
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